A scuola di legalità contro il bullismo

Venerdì 30 novembre 2018, alla scuola primaria , si è tenuto il primo incontro inerente il progetto “A scuola di legalità” promosso e organizzato dal Comune di Acquapendente in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Istituto Omnicomprensivo “L. Da Vinci“.

E’ intervenuto il capitano Antonino Zangla che, con la sua eccellente preparazione e professionalità, ha trattato il tema del bullismo e cyberbullismo con un linguaggio semplice e appropriato, coinvolgendo gli alunni delle classi quinte, i quali hanno partecipato attivamente e con domande interessate.

Il Sindaco Angelo Ghinassi e la Consigliera Comunale con Delega alla Pubblica Istruzione Gabriella Brenci, ringraziano, oltre il capitano dott. Zangla, anche l’appuntato Casagrande, il comandante Labianca per la collaborazione e l’ ampia disponibilità mostrata, il Dirigente Scolastico dott.ssa Billi, che ha reso possibile questo intervento in aula, e le insegnanti Barbano, Cordelli, De Fazio, Grilli , Pesci, Venanzi e Zamperini che hanno creduto in questo progetto.

Il fenomeno del bullismo è in crescita, si sta sempre più diffondendo e interessa bambini e ragazzi di tutte le età – sottolinea il Delegato alla Pubblica Istruzione Gabriella Brenci –. Ai nostri giorni esso ha assunto una nuova connotazione, ancora più subdola, quella del cyberbullismo che danneggia maggiormente e rende il soggetto, che subisce l’atto, ancora più vulnerabile e messo in ridicolo davanti ad una platea vastissima, che è quella del Web.
La fragile psiche del bambino/ragazzo ne viene sconvolta a tal punto che, nei peggiori episodi di cronaca, l’individuo arriva a commettere atti estremi che potrebbero avere conseguenze potenzialmente drammatiche.
Pertanto, siamo estremamente convinti che un’ Amministrazione Comunale, sia in dovere di prevenire questo fenomeno con interventi tempestivi da attuare nelle
scuole, di ogni ordine e grado, tramite azioni educative di cittadinanza attiva e globale, volte a contrastare forme di lesione della dignità della persona che, troppo spesso, purtroppo, rovinano la vita dei ragazzi”.

Il nostro progetto, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, proseguirà, a breve, con le classi della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Altre foto dell’iniziativa:

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