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Francigena Musica 2019: un viaggio alla scoperta delle Cripte

Dopo il “Viaggio con Mozart” del 2018, l’edizione 2019 del Francigena Musica propone un viaggio alla scoperta delle Cripte lungo la Via Francigena.

La valorizzazione del territorio e di quanto esso racchiude ha portato a riscoprire le cripte e la particolare musicalità che ne rendono luoghi unici per l’ascolto della musica.

L’ architettura romanica, grazie ai pellegrinaggi e il divulgarsi degli ordini monastici, ha visto la sua massima espansione nel periodo medioevale.

Una delle caratteristiche peculiari della Chiesa Cattedrale medioevale è la cripta.

Nei secoli la cripta assunse i caratteri di una vera e propria cappella sotterranea dedicata alla devozione per le reliquie, che la Chiesa Cattolica conferisce a quelli che chiama “i confessori di Cristo e della Fede”.

Le loro tombe divennero così oggetto di devozione popolare e di pellegrinaggi, e la via Francigena che da Canterbury traccia il cammino per i devoti verso la città eterna vede ergere lungo il suo tracciato numerose basiliche che custodiscono questi meravigliosi gioielli di architettura.

Nel corso della storia il rapporto tra architettura e musica ha costituito sempre un connubio perfetto.
Nell’architettura Romanica questo rapporto si evince sotto un duplice profilo: simbolico e strutturale/estetico.

Da un punto di vista simbolico il pensiero architettonico medioevale si fondava sul concetto che la bellezza divina potesse essere svelata solamente attraverso il proporzionamento reciproco delle parti costituenti la geometria dell’edificio sacro.
Una geometria che poneva le sue basi su accordi musicali perfetti, sui numeri singoli, il loro rapporto e le corrispondenti figure geometriche elementari.

Lo sviluppo di strutture coperte con delle volte, prima semplici come quelle a botte poi sempre più complesse come quelle a crociera quadripartite o esapartite, col fine di assicurare migliori effetti acustici al canto corale gregoriani.

Una particolarità, che mette in luce il rapporto tra architettura e musica, è rinvenibile nella cripta di Acquapendente del XII sec nella quale, a seguito dei restauri dei F.lli Fasolo seguiti dal padre, alla fine della seconda guerra mondiale, sono stati ritrovati dei fori nelle volte denominati al tempo come “trombe acustiche”, oggi purtroppo murate, che avevano, dato il nome, la probabile funzione di propagare il suono dei canti nella chiesa sovrastante.

Il 30 Marzo 2019 in concomitanza con la presentazione del libro a cura di Renzo Chiovelli sulle Cripte di Abbadia San Salvatore e Acquapendente, sarà presentato il Francigena Musica 2019 che vede coinvolti 6 comuni (Abbadia San Salvatore, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Viterbo e Sutri) e quattro diocesi (Viterbo, Montepulciano – Chiusi – Pienza, Civita Castellana e Orvieto – Todi).

Domenica 14 Aprile 2019 alle ore 17.30 presso la Basilica del Santo Sepolcro Concerto del Francigena Musica:

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Il 28 marzo 2019 entra in scena la “Gerusalemme Verde”

Giovedì 28 marzo 2019 alle ore 17.00 al Teatro Boni sarà presentato il progetto “LA GERUSALEMME VERDE”, realizzato dalla rete di imprese “Porta Francigena” e dal Comune di Acquapendente.

Sulla home page del  sito https://www.acquapendente.online/ che è un po’ il cuore dell’iniziativa, il senso del progetto viene sintetizzato così:

“Acquapendente non è una tappa qualsiasi sull’antica Via Francigena, ma un luogo di devozione, una meta spirituale. Nella cripta romanica del Duomo c’è il Sacello del Santo Sepolcro, che fin dall’alto medioevo ha conservato le reliquie delle pietre macchiate con il sangue di Cristo. Si dice che questa antica  costruzione riproduca il Santo Sepolcro di Gerusalemme, nel quale fu deposto Gesù prima della Resurrezione.             Acquapendente è anche un luogo di boschi incantati, di acque limpide che scorrono, di altri itinerari da percorrere alla scoperta di una ricca biodiversità e di paesaggi sorprendenti. Per questo è la Gerusalemme Verde: un territorio dell’anima, un viaggio interiore, un posto dove ritrovarsi, una pausa rigenerante lungo il cammino della vita.”

Oltre al sito, che è un vero e proprio portale, viene proposto un percorso con 17 pannelli turistici posti nei principali luoghi di interesse.

Attraverso la tecnologia di realtà aumentata il visitatore viene guidato alla scoperta della città e del territorio, fornendo anche una guida cartacea.

Placca interattiva

Un simpatico ragazzo, Aquesio, accompagna i turisti su tutto il percorso. Basta scansionare con lo smartphone un QR code, riportato su una serie di placche interattive, e il personaggio si anima e conduce il turista in un viaggio sorprendente.

Sul sito sono presenti anche tutte le realtà private turistiche e commerciali che hanno aderito alla rete di imprese “Porta Francigena”. C’è un sistema di prenotazione integrato ed uno spazio per le offerte commerciali.

A corredo dell’iniziativa sta per essere implementato un sistema di itinerari, fornendo ai turisti carte escursionistiche e tracce GPS, al fine di far scoprire le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del territorio e di prolungare così la loro permanenza.

Il 2019 è “l’anno del turismo lento” ed il viaggiare camminando è un fenomeno in crescita, come abbiamo avuto modo di verificare in iniziative che da noi hanno già avuto un buon successo.

Il progetto è stato completamente finanziato dalla Regione Lazio, seguito per il Comune dall’assessore Riccardo Crisanti e coordinato da Luigia Melaragni come manager dell’iniziativa.
La rete di imprese, che ha avuto come presidente Elisa Guastini, recentemente sostituita da Meri Pelosi, ha cercato di coinvolgere il maggior numero di operatori e si prepara a richiedere altri finanziamenti con un altro progetto per il 2020 se la Regione Lazio, come sembra, rinnoverà il bando.

La realizzazione tecnica dell’iniziativa è opera di Skylab Studios, coordinata dall’art director Leonardo Tosoni, che ha saputo interpretare in maniera creativa le esigenze che venivano prospettate, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Perciò il 28 marzo non ci sarà una presentazione qualsiasi ma un vero e proprio evento alla scoperta di un nuovo modo di comunicare la qualità del patrimonio culturale e naturalistico e, non meno importante, la volontà di un mondo di piccole imprese che vuole scommettere sull’accoglienza e sull’ospitalità turistica per risollevarsi dalla crisi degli ultimi anni.

Pannello turistico

 

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Forum annuale della Carta Europea del Turismo Sostenibile della Riserva Naturale Monte Rufeno

Continua nel segno della sostenibilità e della maggiore qualità dei servizi offerti a cittadini e visitatori la collaborazione tra la Riserva Naturale e gli operatori CETS.

Martedì 19 marzo 2019, presso la Sala Chico Mendes, alle ore 15.30, si svolgerà il Forum annuale degli attori partner della CETS della Riserva Naturale Monte Rufeno.

L’ordine del giorno di massima prevede:

  • Introduzione e saluti del Direttore della Riserva e dell’Amministrazione Comunale di Acquapendente
  • Dove eravamo, dove siamo. L’andamento generale delle azioni CETS nel 2018
  • Le nuove azioni CETS per il 2019
  • Introduzione alla CETS parte 2° (saranno presenti i referenti di FederParchi che hanno già valutato positivamente il “Sistema di Adesione Locale” da noi presentato)
  • Momento collettivo di valutazione e confronto

Gli attori già aderenti alla Carta ma anche tutti gli interessati sono invitati a partecipare

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Mostra sulla “storia del libro” in biblioteca

Sabato 16 marzo 2019 alle ore 10,30 presso la Biblioteca Comunale di Acquapendente ci sarà la presentazione della Mostra documentaria-didattica “La storia del libro dagli scaffali della biblioteca”.

La mostra è strutturata con la presenza di laboratori didattici al suo interno e si rivolge principalmente alle scuole di Acquapendente e dei paesi limitrofi.

Gli orari di apertura al pubblico della mostra sono tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 19,30. Per classi di studenti possono essere richiesti anche altri orari di apertura.

La presenza di laboratori didattici di scrittura all’interno della mostra, induce a programmare le visite scolastiche che richiedono pertanto una prenotazione (Biblioteca Comunale Acquapendente – 0763.734776 – biblioteca.acquapendente@gmail.com).

La mostra, oltre ad essere un’esperienza didattica di notevole interesse, è corredata da una pubblicazione a carattere divulgativo che permette di ampliare e integrare le conoscenze acquisite durante questa esperienza e, attraverso le sue molteplici illustrazioni memorizzare i passaggi più importanti del “prodotto libro” che equivale a conoscere i momenti salienti della civiltà umana.

Una copia della pubblicazione, di 64 pagine, interamente illustrata a colori, verrà donata agli insegnanti che accompagneranno la classe.

La mostra, organizzata con 17 pannelli, tanto materiale didattico e alcuni brevi filmati, verrà presentata illustrando tutte le principali fasi della storia del libro e della scrittura partendo dall’età preistorica fino all’età moderna.

Questi i temi presentati nella mostra:

Pannelli 1-2: Introduzione

Pannello 3: Prime forme di scrittura e materiali scrittori

Pannello 4: Il papiro e la scrittura egizia

Pannello 5: Le tavolette cerate e la scrittura latina

Pannello 6: La pergamena

Pannello 7-8: Il codice e la legatura

Pannello 9: Il cuoio e la pelle

Pannello 10-11: La carta

Pannello 12-13: La stampa

Pannello 14-15: L ‘illustrazione

Pannello 16: L ‘editoria

Pannello 17: 11 libro moderno

Sono previsti inoltre dei laboratori didattici differenziati per il primo e per il secondo ciclo: per il primo ciclo verrà proposta la scrittura su tavolette d’argilla con manipolazione dell’argilla e scrittura con bastoncino e per il secondo ciclo la scrittura su pergamena con realizzazione di lettere miniate con penna d’oca.

Tempo previsto per mostra e laboratorio circa un’ora e mezza.

La mostra rientra in un programma di promozione alla lettura finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

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Carta Nazionale dei Servizi – Tessera Sanitaria

Al fine di fornire ai cittadini utenti le utili informazioni in merito ad una serie di opportunità correlate all’attivazione della Carta Nazionale dei Servizi – Tessera Sanitaria si rimanda al sito regionale http://cns.regione.lazio.it.

Per attivare la Card c’è uno sportello aperto al pubblico a Viterbo:

REGIONE LAZIO – Direzione Regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi – Area Politiche degli Enti Locali – Via Marconi n. 31, Viterbo.

Orario di apertura dello sportello:
il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00.
Contatti telefonici: 0761/298412 – 298430 – 298425 – 298417.

Il personale sarà a disposizione di tutti coloro che chiederanno informazioni in merito alle potenzialità ed ai servizi connessi alla Carta, dotata di microchip.

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Dopo l’acquisto della sonda gastroscopica parte la sottoscrizione per una nuova TAC all’Ospedale

Nell’incontro tenutosi presso la Biblioteca Comunale il 30 ottobre, il coordinatore dell’attività clinica e direttore dell’unità operativa di Medicina Generale dell’Ospedale di Acquapendente Remo Brenci ha annunciato con soddisfazione l’acquisto della seconda sonda gastroscopica.

L’apparecchio consentirà una notevole riduzione dei tempi di attesa nello svolgimento di questo esame, con un aumento delle prestazioni per la struttura ospedaliera.

Decisivo è stato in questo caso il contributo di Banca Tema che ha finanziato l’acquisto dell’attrezzatura. Il direttore generale della banca Fabio Becherini è intervenuto rimarcando l’importanza per il suo istituto di avere un rapporto propositivo e di collaborazione con il territorio, raccogliendo un sincero ringraziamento da parte di tutti gli intervenuti.

Il dott. Brenci ha ringraziato a nome di tutti Ernesto Petrella, membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Tema, che ha svolto un prezioso ruolo di intermediazione, prodigandosi con grande impegno.

Fondamentale anche l’appoggio del direttore generale della ASL di Viterbo Daniela Donetti, che ha condiviso l’iniziativa ed è stata concorde e partecipe in ogni momento.

L’incontro ha visto una folta partecipazione degli operatori sanitari locali, che hanno dimostrato così ancora una volta il loro attaccamento alla struttura ospedaliera nella quale lavorano con dedizione.

Erano presenti gli amministratori comunali di Acquapendente, Bolsena e San Lorenzo Nuovo, che hanno avuto parte attiva nell’impresa e che hanno ribadito il loro impegno anche per il futuro. Perché il risultato ottenuto è solo la prima tappa.

Infatti il dott. Brenci ha annunciato per il 2019 un obiettivo ancora più ambizioso, l’acquisto di una TAC di ultima generazione in sostituzione di quella già funzionante, che per 15 anni ha svolto egregiamente il suo compito.
L’acquisto di una TAC, con una tecnologia più aggiornata, che consentirebbe esami diagnostici di maggiore qualità, sarebbe un ulteriore garanzia di successo per l’attività del nostro ospedale.

Partirà perciò una iniziativa di sottoscrizione rivolta ai cittadini, alle imprese, agli operatori finanziari, alle associazioni, agli enti locali, con l’obiettivo di raggiungere la cifra necessaria all’acquisto.

L’obiettivo è ambizioso, soprattutto in un momento di crisi economica, ma l’impresa non è impossibile se tutti insieme ci crediamo. Intorno all’ospedale si sta creando un clima di rinnovata fiducia e sul piano della volontà le premesse per fare bene ci sono, con il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti e di tutto il territorio.

La sfida è lanciata e ci riguarda tutti.

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Gli investimenti previsti da Talete sono necessari ma non graveranno sui più bisognosi

I 34 milioni di euro previsti da Talete per investimenti infrastrutturali sono obbligatori e necessari per garantire il diritto all’acqua, non solo in termini di disponibilità ma anche di qualità e di costo.

Ritengo che l’acqua rappresenti un bene essenziale a cui corrisponde un diritto fondamentale delle persone ed è una risorsa universale scarsa da sottrarre a logiche di mercato.

Ad oggi si tratta di un servizio pubblico di rilevanza economica e, come tale, sottoposto a tariffa sulla quale, secondo il principio del full cost recovery, devono essere caricati integralmente i costi di gestione, investimenti compresi.

Sino a quando tali costi non saranno spostati dalla bolletta alla fiscalità generale, e quindi in proporzione alla capacità contributiva del singolo cittadino, saranno sempre gli utenti a pagare. Gli amministratori però devono affrontare, al di là delle dichiarazioni di principio, i problemi nella loro concretezza.

Il problema è in primo luogo garantire una fornitura regolare e sicura sotto l’aspetto igienico-sanitario, ma anche limitarne l’imponente dispersione e per questo il servizio idrico integrato ha bisogno di interventi non più rimandabili.

La decisione di aumentare le tariffe, quindi, non è stata presa a cuor leggero, ma con l’obiettivo di intervenire seriamente su inefficienza e sprechi, al fine di ridurre in prospettiva il costo dell’acqua e tutelare l’ambiente.

La Talete è una società nata male, su logiche più spartitorie che gestionali, e questo ha prodotto un danno che ancora paghiamo, ma va riconosciuto all’attuale management un cambio di rotta rispetto al passato che ha portato dei miglioramenti. Comunque ad oggi è questo il gestore e nessuno ha una soluzione alternativa pronta. I singoli Comuni non sono in grado da soli di affrontare gli investimenti necessari, che comunque in ogni caso ricadrebbero sui cittadini.

Ad esempio, l’inquinamento da arsenico deriva da cause naturali e non è un fatto recente, ma precedente all’attuale sistema di gestione. Fino a quando vogliamo continuare a compromettere la salute delle nostre popolazioni? Per le dimensioni del problema da questa situazione si esce tutti insieme, con uno spirito solidaristico di collaborazione.

Si calcola che il 7,6% di aumento mediamente graverà sulle bollette per circa 15/20 euro all’anno e non ne siamo certo felici. Se questo però consentirà di migliorare la qualità dell’acqua e la sua gestione, diminuendo i costi in futuro, può essere un investimento utile.

Non ci rimane che vigilare sull’efficacia di questa misura e minimizzare l’impatto sulle famiglie più bisognose. Sul bilancio comunale di previsione 2019, in aggiunta agli aiuti già esistenti, faremo in modo di sostenere i cittadini, contribuendo a questa maggiore spesa.

Noi rimaniamo convinti della validità del principio della gestione integrata pubblica. Se poi cambierà la legge, favorendo una migliore gestione delle acque, più partecipata e con minori oneri per i cittadini, non saremo certo noi a difendere un sistema di gestione che ha evidenziato tutti i suoi limiti, ma per essere all’altezza dei problemi bisogna guardare avanti, non indietro.

Angelo Ghinassi
Sindaco di Acquapendente

 

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Una mostra di artisti e fotografi avente per tema: Girolamo Fabrizio “L’Acquapendente”

In occasione del 400° anniversario della morte di Girolamo Fabrizio si sta organizzando, per il mese di maggio, una serie di eventi per ricordare questo nostro illustre concittadino.
Tra le iniziative in programma si vuole allestire una mostra collettiva di opere di artisti e fotografi aquesiani e non, realizzate con qualsiasi tecnica e su qualsiasi supporto, aventi per tema Girolamo Fabrizio “L’Acquapendente”, lasciato alla più libera interpretazione.
Si invitano tutti gli artisti ed appassionati a realizzare un’opera da esporre in questa mostra collettiva, in programma durante il mese di maggio 2019 presso la Biblioteca Comunale: sarà un modo per ritrovarsi insieme e rendere omaggio al nostro più illustre aquesiano.

Le opere, da consegnare entro il 30 aprile, rimarranno di proprietà degli autori.

Info: Biblioteca Comunale – 0763.734776 – biblioteca.acquapendente@gmail.com

PARTECIPATE E INVITATE GLI AMICI A PARTECIPARE!!!

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Il restauro della statua di Sant’Antonio Abate: per saperne di più incontro in Biblioteca

Quest’anno la festa di Sant’Antonio Abate si arricchisce di un evento particolare: il restauro della statua del santo.

Questa iniziativa nasce dalla volontà di Don Enrico Castauro di restituire alla comunità aquesiana un’opera di pregio prima ancora che una statua di grande culto.

Il restauro segue le linee  progettuali presentate e approvate dalla Soprintendenza.

La restauratrice Roberta Sugaroni descrive così il valore dell’opera e il lavoro in corso su di essa:
“La scultura è collocabile nell’area geografica che abbraccia il territorio, dunque in ambito tosco-umbro-laziale e databile entro l’ultimo quarto del secolo XV.
Si tratta di una statua lignea policroma raffigurante S. Antonio Abate benedicente.
Di impianto piuttosto arcaico ma di interessante fattura, riporta i tratti tipici del santo pur non presentandone tutti gli attributi iconografici.
Fra questi ritroviamo il libro delle sacre scritture e la croce (sebbene non a T) mentre il fuoco sembrerebbe  un’aggiunta postuma.
L’antica fattura, testimoniata già dalla posa, si ispira alla tradizione senese del XV secolo, traducendo in una semplificata realizzazione di ambito locale i rimandi stilistici.
Di questa statua si parla al foglio 145 delle visite pastorali di Mons. P. Mignucci, in data 2 settembre 1652, come riportato da da Don Antonio Agostini nel suo libro “Le Chiese di Acquapendente”.
Il restauro ha riportato alla luce le cromie originali degli incarnati, sia sul volto che sulle mani, quelle dei capelli e della lunga barba, ritrovate sotto 4 strati di ridipinture successive.
Lo stato di conservazione di queste ultime, ad eccezione della mano sinistra dove sono presenti interventi ricostruttivi non del tutto adeguati, può dirsi senz’altro buono. Il manto e le vesti nascondono le  cromie originali sotto uno strato preparatorio successivo.
L’esiguità delle tracce originali riscontrate, e il degrado del supporto, rendono improponibile l’ipotesi di una rimozione completa.
L’opera viene restituita alla comunità aquesiana e presentata  in via provvisoria; tornerà in laboratorio per la prosecuzione dei lavori, fino al completamento del restauro, subito dopo  i rituali festeggiamenti.”

Ringraziamo Roberta per la sua competente disponibilità e le auguriamo buon lavoro per la prosecuzione del restauro.

Per chi è interessato a saperne di più ci sarà un incontro in Biblioteca martedì 15 gennaio alle ore 18, proposto dal Comune di Acquapendente insieme alla Parrocchia del Santo Sepolcro, nel quale, dopo i saluti del Sindaco, oltre a Roberta Sugaroni interverranno Don Enrico Castauro e Renzo Chiovelli.

Saranno presi in esame più aspetti, da quelli spirituali a quelli culturali ed antropologici, di una ricorrenza religiosa ancora molto sentita dalla popolazione.
Infatti viene celebrata su tutto il territorio, sia ad Acquapendente, sia a Torre Alfina, sia a Trevinano, con un attivo coinvolgimento di molte persone.
Una tradizione da salvaguardare e valorizzare, in tutti i suoi significati.

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Proseguono gli incontri per il Contratto di Fiume

Nel pomeriggio di ieri lunedì 17 dicembre, presso la sede del Comune di Orvieto, si sono riuniti i Sindaci del territorio della Regione Lazio, Il sindaco del Comune di Orvieto Capofila del Contratto di Fiume per Il Paglia e i referenti del gruppo di lavoro con il Coordinamento di Alta Scuola, per dare seguito a quando previsto in prosecuzione del summit del 6 dicembre con l’ Autorità di Distretto dell’ Appennino Centrale.

Erano presenti Giuseppe Germani, Sindaco di Orvieto, Angelo Ghinassi Sindaco di Acquapendente Cinzia Pellegrini, Sindaco di Proceno, Endro Martini Presidente di Alta Scuola che Coordina il Tavolo Sicurezza Idraulica – idrogeologica e il percorso del Contratto di Fiume per il Paglia, Angelo Mario Mazzi componete del CdA di Alta Scuola, Filippo Belisario WWF Orvieto, che coordina il Tavolo Qualità ambientale: Luca Sabatini di Confindustria Umbria che coordina il tavolo Sviluppo socio economico sostenibile e Enrico Petrangeli – Paglia Bene Comune, che coordina il Tavolo Fruizione.

Nel corso della riunione è stata comunicata ufficialmente l’avvenuta adesione formale al Contratto di Fiume per il Paglia da parte dei due Comuni Laziali, che hanno deliberato in tal senso attraverso il loro organi istituzionali, e la disponibilità della regione Toscana ad entrare nel Contratto di Fiume a seguito di recenti incontri informali tenuti con il Comune di Orvieto.

E’ stata ribadita dai presenti l’assoluta necessità che le istituzioni che devono assumere decisioni strategiche e rilevanti per il futuro di questo territorio, effettuino per il bacino del Paglia scelte condivise con gli enti locali e con gli stakeholder portatori di interessi, nel rispetto delle vocazioni ambientali e di sviluppo verso cui l’intera l’area è da tempo proiettata.

Il Contratto di Fiume per il Paglia, che già è stato preso a riferimento per un progetto Europeo sostenuto dal Ministero degli Esteri Italiano, di scambio di buone pratiche tra l’ Italia e la Repubblica di Moldavia, con l’adesione dei Comuni Laziali e la prossima presenza dei Comuni Toscani, hanno affermato i Sindaci presenti, costituisce ora il luogo privilegiato delle analisi di base e della concertazione sia per le decisioni strategiche di mitigazione del rischio idrogeologico da assumere che di gestione delle risorse idriche da attuare e, per la ricerca di ulteriori implementazioni alle soluzioni di sviluppo locale, attraverso la partecipazione già attivata con il Cdf e le tecniche di facilitazione utilizzate, per incrementare quel dialogo sociale già consigliato anche nelle linee guida per il contrasto al dissesto di #italiasicura.

Peraltro, hanno continuato i Sindaci, anche il tema dell’ inquinamento da mercurio, già analizzato dalle ARPA delle tre Regioni, non può che essere trattato alla scala dell’intero bacino idrografico, per i risvolti ambientali e di tutela della salute che presenta.

Al termine dell’incontro è stata programmata la stesura di una prima bozza di un “Piano d’ Azione” del Contratto di Fiume per il territorio Umbro Laziale, comprensivo di misure strutturali e non strutturali, che il gruppo di lavoro redigerà unitamente ai due Comuni di Acquapendente e di Proceno, sulla base del rapporto intermedio del CdF già approvato, opportunamente integrato con le criticità e le opportunità dei territori dei due Comuni citati, da verificare congiuntamente in un incontro già programmato per la metà del mese di gennaio 2019.

Delibera di adesione del Comune di Acquapendente

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